DESCRIZIONE
La potenzialità del terreno vulcanico digradante verso il mare e l’incontro con Riccardo Cotarella, enologo di grande valore particolarmente sensibile al recupero e alla valorizzazione dei vini del Meridione, portarono alla nascita, nel 1994, di un prodotto che suscitò in tutti una incredibile emozione. Con una calibrata miscela di Aglianico e Piedirosso, anche detto “ Pere ‘e Palummo” ottenuta da vigne esposte a Sud Ovest, fra i quattrocento e cinquecento metri sull’incantevole golfo di Gaeta, viene realizzato il “Terra di Lavoro”, un vino di grande struttura, opportunamente invecchiato in piccole botti di rovere.Sin dall’esordio, nel 1994, il Terra di Lavoro ha ottenuto un grande successo di pubblico e di critica in tutto il mondo, accreditato con continuità tra i migliori vini d’Italia. I vigneti sono stati realizzati sui terreni di famiglia nei comuni di Galluccio e Sessa Aurunca nella regione che fino ai primi del ‘900 fu la provincia di Terra di Lavoro. Il colore del vino è cupo e intenso. Il panorama aromatico va dai frutti di bosco a bacca rossa alle note balsamiche della resina con picchi speziati. Immancabile la nota minerale da sempre spina dorsale del Terra di Lavoro. I tannini sono morbidi ed eleganti e la persistenza aromatica lunga, molto lunga.
S.Carlo di Sessa Aurunca (CE).
Contatto con le bucce per 20 giorni, con affondamento del cappello più volte al giorno.Fermentazione malolattica: totalmente sviluppata in contenitori di acciaio.
In barriques nuove di Allier e Never per 12 mesi.
Il Terra di Lavoro 2013 sta evolvendo velocemente in bottiglia regalando belle sensazioni ad ogni nuovo assaggio. La caratteristica principale é la prontezza espressiva ed aromatica principalmente orientata sui sentori dei frutti a bacca rossa con intrusioni aromatiche nel fresco e balsamico sottobosco. Questa annata si fa notare per un corpo prorompente indice della propria volontà di supportare il lavoro necessario per invecchiare lungamente. I tannini sono importanti ma mai aggressivi. Le componenti aromatiche, in piena fase evolutiva, sono quelle di sempre, con le vene minerali, le tessiture balsamiche e fruttate in continuo progresso durante la lunga degustazione supportata dalla ancor più lunga persistenza (Note del Produttore).
COME SERVIRE
16-18°C
Si consiglia di lasciar respirare il vino una o due ore prima di servire.
Può riposare in cantina anche oltre 12 anni se tenuto correttamente.
Ideale con primi piatti di sugo di carne, risotti di carne, carne arrosto, selvaggina
CANTINA
Da una comune passione per la campagna e le attività agricole, Dora e Maria Luisa con Arturo, Roberto e Francesco hanno avviato nel 1991 la produzione di un vino di grande qualità con il sogno di rinnovare l’antica tradizione dei nobili vitigni campani. Oggi Roberto non è più tra noi, ma anche in omaggio alla sua persona è perpetrato l’impegno della Galardi nella ricerca di espressione enoica ai più elevati livelli qualitativi.
Dora e Maria Luisa con Arturo, Roberto e Francesco hanno profondamente trasformato l’attività agricola originaria. Nasce così nel 1991 la decisione di produrre un vino di grande qualità che rinnovasse la tradizione dei nobili vitigni campani. Leggi di più
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