vino di pregio 👑
DESCRIZIONE
“Darmagi” in piemontese significa “che peccato!”. Pare che questa fù la reazione di Giovanni Gaja quando si accorse che il figlio Angelo aveva piantato Cabernet Sauvignon invece che Nebbiolo, e proprio nelle vigne più vocate alla produzione del Barbaresco. Ma grazie all’ottima esposizione dei filari e alla maturazione in barrique e grandi botti per oltre un anno, quelle vigne ci hanno regalato un Cabernet unico, elegante e complesso.
BARBARESCO (CN)
Fermentazione in acciaio
L’affinamento passa per barrique e botti grandi di legno.
Di color rubino impenetrabile, ha naso variopinto e ricco di aromi di frutti di bosco e fiori appassiti, peperone verde, spezie scure e accenti minerali avvolti da sfumature balsamiche. Ha possenza e corpo impressionante sul palato, tannino finissimo e persistenza eccezionale.
COME SERVIRE
18-20°C
Almeno un’ora in decanter.
Può riposare in cantina anche oltre 15 anni.
Per le sue caratteristiche di struttura e corposità si abbina bene a piatti di carne e formaggi, primi conditi con sughi elaborati, agnello, brasati di manzo, grandi arrosti, formaggi stagionati. Superbo con piatti arricchiti da tartufo bianco d’Alba.
CANTINA
La storia di questa dinastia nasce nel 1859 quando il trisnonno Giovanni fondò la storica cantina a Barbaresco, da allora Gaja è rimasto sinonimo di qualità. La bisnonna Clotilde Rey incoraggiò Angelo, seconda generazione della famiglia, a puntare su una produzione di qualità già ai primi del ‘900, quando i tempi imponevano quel rigore economico che portava a fare della quantità la parola d’ordine di molti produttori, come continua ad accadere ai nostri tempi, tra l’altro. Nel 1961, al suo debutto in azienda, Angelo, quarta generazione della famiglia, fu pioniere della valorizzazione del Barbaresco nel mondo. Fu il primo a capire che l’export era la carta vincente per il vino italiano: proponendo il suo prodotto sul mercato americano cominciò la grande scalata della sua cantina. Oggi questa realtà conta 100 ettari vitati in Piemonte e più di 200 in Toscana, affiancando così la produzione piemontese con i più rinomati vini toscani, Brunello di Montalcino in testa. L’enologo Guido Rivella è l’anima di tutti i vini della famiglia Gaja. La straordinaria degustazione di questa sera, guidata da un sempre grande Guido Invernizzi, comincia da uno splendido champagne e termina con un Calvados, passando da Montalcino, dal Reinghau fino ad approdare ovviamente a Barbaresco. Leggi di più
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